La Vetrina
pagina 13 di 16


Indice Vetrine
Vai alla 12ª pagina della Vetrina Vai alla 14ª pagina della Vetrina 
 

20.

 

17/03/2010
«Non gettate via quella cancellata»
Giardinetti di via Ximenes, appello dell’associazione Ottetto «È un’opera unica, venne realizzata da un fabbro cinquanta anni fa»
GROSSETO. Nuovi vialetti, nuova illuminazione, freschi pratini appena piantati. I lavori di sistemazione dei giardinetti di via Ximenes procedono a gonfie vele, fanno sapere dal Comune, ma che fine farà la bella ringhiera colorata? Non penseranno mica di buttarla via? Se lo chiede, preoccupatissimo, il presidente dell’associazione grossetana Ottetto, il signor Nivio Fortini. «Nell’elenco dei lavori previsti- scrive il signor Nivio - non c’è traccia della destinazione della storica recinzione. Si tratta di un’opera unica, in cui sono riprodotti personaggi di fantasia, ispirati alle verdure e tratti dalle illustrazioni de “Il Pioniere”, giornalino per ragazzi abbinato al quotidiano “L’Unità”: pomodorino, cipollino e cetriolino, ben rappresentati con sagome di ferro e colorati a tinte molto vivaci».

Proprio grazie alla sua associazione, che promuove la conoscenza e la riflessione sui giochi e la loro diffusione come strumento di crescita culturale, Fortini sa bene quanto è importante la qualità dell’ambiente in cui giocano i bambini. La ringhiera, ricorda Fortini, fu realizzata da un fabbro di Grosseto cinquant’anni fa e per decenni ha protetto i giochi dei bambini, le loro risate, le corse e le piccole e grandi apprensioni dei genitori. «A questo luogo — spiega il signor Nivio — sono legate affettivamente molte generazioni di grossetani e io stesso vi ho portato un’infinità di volte mia figlia a giocare. Non vorrei che con la smania di rinnovare tutto, questa recinzione venisse perduta. Sarebbe un grave errore».

Alla fine, fortunatamente, l’unico errore sembra essere quello di chi ha compilato l’elenco dei lavori in corso. «La ringhiera — spiega il sindaco Bonifazi — tornerà al suo posto, ripulita e sistemata. L’idea è quella di portare modernità, ma stando attenti alle tradizioni». Insomma, per una volta la storia finisce bene. Per il lieto fine, però, toccherà pazientare fino a giugno; è questo il periodo previsto per la fine dei lavori.

vedi l'articolo originale
F.F.

 

Vai alla 12ª pagina della Vetrina Vai alla 14ª pagina della Vetrina 
Ritorna alla pagina iniziale   Spedisci questa pagina